CHIRURGIA DELLA MANO
Mano > Dito a scatto
DITO A SCATTO
Il fenomeno del dito a scatto è dovuto ad un ostacolo  allo scorrimento dei tendini flessori, manifestazione oggettiva di un processo  di infiammazione cronica con conseguente ispessimento delle pareti del canale  nel quale i tendini stessi scorrono durante i movimenti di flessione ed  estensione delle dita.  La ripresa dell'attività è possibile dopo 15 giorni dall'intervento.  | 
		        
FISIOPATOLOGIA DEL DITO A SCATTO


TRATTAMENTO
              PULEGGIOTOMIA A1 DELLE DITA LUNGHE


Mano > Malattia di De Quervain
MALATTIA DI DE QUERVAIN
Per sindrome di De Quervain in campo medico, si  intende una forma particolare di tendinite (infiammazione del tendine),  caratterizzata da restringimento (stenosi) o tumefazione dell'estensore breve e  dell'abduttore lungo del pollice. Riguarda la guaina dei tendini estensori del  pollice, che si trova a livello della stiloide radiale, si avrà una discrepanza  tra contenente e contenuto per cui il tendine non riuscirà più a scorrere  liberamente creando dolore nei movimenti di estensione del pollice.  | 
    




Variante di Wulle
Mano > Sindrome del tunnel carpale
SINDROME DEL TUNNEL CARPALE
La sindrome del tunnel carpale (ingl. Carpal  tunnel syndrome o CTS) è una neuropatia dovuta all'irritazione o alla  compressione del nervo mediano nel suo passaggio attraverso il canale carpale.  | 
    

Componente ossea del canale carpale

Mano > La malattia di Dupuytren
È la patologia conseguente all'ispessimento e retrazione  dell'aponeurosi (fascia) palmare che progressivamente diminuisce l'estensione  delle dita. Nell'80% dei casi riguarda il sesso maschile, può esserci una  predisposizione familiare, può essere favorita e aggravata da lavori manuali  pesanti, o da patologie come diabete, alcolismo, o farmaci tipo  "Gardenale". 
 
 
 
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Mano > Rizoartrosi o Artrosi trapezio metacarpale
L'Artrosi è una malattia caratterizzata dalla lenta  e progressiva degenerazione della cartilagine articolare. In un'articolazione  normale la cartilagine articolare riveste le ossa permettendo a queste di  scivolare l'una sull'altra senza alcun attrito. Se la cartilagine  progressivamente si consuma il movimento tra le ossa avviene con attrito  provocando dolore     | 
    
 
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Mano > La cisti artrogena della mano
Le cisti gangliari sono tumefazioni molto comuni che a  volte crescono nella mano e nel polso. Le cisti si trovano generalmente sul  dorso del polso , ma si possono anche trovare sul lato palmare del polso, sulla  articolazione terminale di un dito (cisti mucosa) ed alla base di un dito. Le  cisti gangliari di solito derivano dalle articolazioni adiacenti . Non vi e'  una causa specifica. Queste cisti possono essere dolorose specialmente appena  compaiono e con l'uso ripetuto ed esagerato della mano e del polso. Queste cisti  sono di natura benigna.   | 
    

Mano > Le cisti mucoide
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Mano > Le cisti della puleggia
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Mano > Encondroma
Tumore molto frequente, costituito da proliferazione cartilaginea che si sviluppa prevalentemente all'interno di un osso (encondroma interno) o raramente all'esterno (encondroma esterno). Frequenti localizzazioni si hanno alle metafisi prossimali di omero e di femore, così come alle ossa tubulari della mano (prime falangi e metacarpi). Radiograficamente appare come un'area di osteolisi con limiti netti rispetto alla corticale. Generalmente la loro evoluzione è benigna, ma è possibile la degenerazione maligna a condrosarcoma nei casi in cui è più intensa la calcificazione. Il trattamento è chirurgico e prevede lo svuotamento e lo stipamento della cavità con innesti ossei.  | 
    
Mano > Tumore a mieloplassi o giganto cellulare
Nelle diverse casistiche sulle  tumefazioni e le neoplasie della mano i tumori gigantocellulari delle parti  molli sono per incidenza al secondo posto dopo le cisti artrogene. Con il  termine tumore gigantocellulare delle parti molli della mano (TGC) si intende  una forma di sinovite nodulare localizzata, mentre la sinovite villonodulare  pigmentosa si identifica nella forma diffusa , peraltro ben più rara, se non  eccezionale, all’arto superiore . L’aspetto macroscopico caratteristico è  quello di una masserella brunogiallastra, di consistenza teso-elastica, con una  capsula fibrosa e con fenomeni emorragici evidenti al taglio , che può colpire guaine  tendinee, fascia palmare, legamenti od articolazioni . Clinicamente si  manifesta con tumefazioni indolenti a lento accrescimento, talora associata ad  erosioni ossee da impronta visibili radio graficamente o a lesioni tendinee. - effettuare sempre l’intervento con  laccio pneumoischemico alla radice dell’arto; 
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Mano > Tenovaginalite degli estensori
Trauma contusivo da schiacciamento alla mano sx  in sede dorsale, con imponente tumefazione carpo-metacarpale; ha eseguito  Ultrasuoni e bacinelle galvaniche con parziale beneficio, che gli ha permesso  di riprendere una discreta attività manuale, anche se persiste dolore in sede  estensoria.  | 
    
Mano > Il dito a martello
Si definisce “dito a martello” l’atteggiamento che assume  un dito quando viene colpito violentemente a livello della estremità e viene  piegato improvvisamente verso il basso (Fig. 1). Ciò avviene solitamente quando  il dito viene colpito da una palla durante una partita di pallavolo, di basket  o di rugby oppure anche a causa di un gesto banale come ad esempio quando si  sistemano le coperte di un letto. Responsabili della deformità a martello sono  le bendellette laterali che si inseriscono sulla 3a falange. Normalmente a  livello della articolazione interfalangea distale le dita si flettono di circa  70°- 80°. 
 
 Stax 
 Tutore dito singolo indicato nel trattamento di lesioni della parte distale del dito, della base dell'unghia o per il dito a martello.  | 
    
CASI PARTICOLARI
Mano > Lesione tendine estensore lungo del pollice
Il muscolo estensore lungo del pollice è  un muscolo posteriore profondo dell’avambraccio ed è mediale rispetto al  muscolo abduttore lungo e al muscolo estensore breve.  | 
    
Mano > Pollice bifido
La polidattilia e’ una delle piu’ frequenti anomalie congenite della mano, e la polidattilia radiale, detta anche pollice bifido, ne e’ la forma piu’ comunemente riscontrabile. La sua incidenza varia da 1 su 713 a 1 su 12500 nascite esaminate. La duplicazione di pollice appare in maniere differenti a seconda dell’anomalie dello scheletro presenti. Un accurato studio clinico e radiografico deve essere sempre effettuato prima di indirizzarsi verso la procedura chirurgica da adottare: infatti il livello della duplicazione, il grado di ipoplasia di ogni componente digitale, la stabilita’ dell’articolazione, la deviazione dell’asse osseo quindi la clinodattilia e la contrattura in adduzione del pollice sono alcuni dei fattori che potrebbero condizionare, se non attentamente valutati, i risultati di un trattamento chirurgico. Fattore altrettanto importante e’ l’eta’ in cui viene effettuato l’intervento: l’attuale orientamento e’ quello di intervenire entro i primi anni di vita.  | 
    
Mano > Rara esostosi del radio
L'esostosi è un tumore benigno dell'osso molto frequente (dopo  il fibroma non ossificante è il secondo tumore benigno dell'osso) di origine  cartilaginea che origina a livello metafisario delle ossa lunghe. Le esostosi  possono essere solitarie oppure multiple: in quest'ultimo caso si tratta di  malattia delle esostosi multiple che è di origina ereditaria familiare.Colpisce  con maggior frequenza il sesso maschile in particolare i ragazzi in età di  sviluppo. Si manifestano come delle tumefazioni para-articolari, dure, non  dolenti ed a lento accrescimento. L'eventuale presenza di dolore è dovuta  all'infiammazione della borsa mucosa che si forma sul cappuccio cartilagineo  dell'esostosi. 
 Distribuzione per età, sesso e sede delle esostosi Solitarie Le esostosi crescono durante lo sviluppo dello  scheletro (quindi fino a circa 16-18 anni d'età) ma non devono invece più  crescere in età adulta: quando ciò avviene è probabile la degenerazione maligna  dell'esostosi .  | 
  

Mano > Lipoma gigante
Il lipoma rappresenta non solo la forma più comune di  tumore benigno del tessuto adiposo, ma anche la condizione neoplastica  non cancerosa maggiormente diffusa tra tutti i tessuti molli. Il lipoma è  causato da un abnorme ed eccessivo sviluppo delle cellule lipidiche (cellule di grasso), che vengono circondate da capsule  fibrose.I lipomi possono svilupparsi in qualsiasi area dell’organismo e  si manifestano in entrambi i sessi, senza distinzione d’età e di razza. Le  statistiche rivelano che l’1% della popolazione è affetta da varie forme di  lipoma: nel bambino, le forme tumorali del tessuto lipidico si manifestano  solitamente in concomitanza con la malattia Bannayan-Zonana (patologia  genetica caratterizzata dallo sviluppo di emangiomi e lipomi multipli, associata a  macroencefalia). La progressione del lipoma in tumore maligno è rara, seppur  possibile (non ci sono, tuttavia, dimostrazioni attendibili che attestino una  probabile evoluzione maligna).  | 
  
Mano > Carpal boss
Una lesione che si verifica molto  di frequente e che attualmente è in aumento, è il "carpo gobbo" (le  carpe bossu di Fiolle - 1931 e Iselin -1948), deformità iperostosica del  Il° e III° metacarpale, dovuto ad un'azione lesiva determinata da microtraumi  ripetuti, in conseguenza di distorsioni a livello delle articolazioni  carpo-metacarpiche. Può presentarsi come osteofita o anche come os  stiloideum, ossificazione accessoria da sviluppo embriogenico. l'os  stiloideum è raramente isolato (2%). Più frequentemente è fuso con la base del  secondo o terzo metacarpale (94%). A volte con il capitato o con il trapezoide.  | 
  


Mano > Le cisti da inclusione epidermica o epidermoide
Le cisti epidermiche sono lesioni  frequenti nell'adulto e possono essere ritrovate in parecchie regioni. Sono di  solito multiple con carattere familiare e sembrano trasmettersi con dominanza  regolare di dimensioni variabili, ricoperte da cute normale o lievemente  eritematosa che puo' in qualche caso aderire alla lesione: di consistenza  teso-elastica o pastosa. Istologicamente la parete della cisti e' costituita da  un epitelio pavimentoso polistratificato, simile a quello che costiuisce  l'epidermide normale.  | 
  
Mano > Amputazione apice 2° dito










